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Ostensione della Sacra Sindone 2010

Sacra Sindone, prima foto, scattata nel 1898 (da Wikipedia)

Dal 10 aprile al 23 maggio 2010, nel Duomo di Torino sarà esposta la Sacra Sindone, a 10 anni dall’Ostensione organizzata per il Giulibeo del 2000.

 

La Sindone

(da Wikipedia)

Il termine “sindone” deriva dal greco σινδών (sindon), che indica un tessuto di lino di buona qualità. Il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù.

La Sacra Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L’immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532.

Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata.



Storia della Sindone

Le prime testimonianze documentarie sicure e irrefutabili relative alla Sindone di Torino datano alla metà del XIV secolo, quando il devoto cavaliere Geoffroy de Charny depose il Lenzuolo nella chiesa da lui fondata nel 1353 nel suo feudo di Lirey in Francia, non lontano da Troyes.

San Carlo Borromeo davanti alla Sindone (dal sito Diocesi di Torino)

Nel corso della prima metà del ‘400, a causa dell’acuirsi della Guerra dei cento anni, Marguerite de Charny ritirò la Sindone dalla chiesa di Lirey (1418) e la portò con sé nel suo peregrinare attraverso l’Europa. Trovata accoglienza presso la corte dei duchi di Savoia, alla quale erano stati legati sia suo padre sia il secondo marito, Umbert de La Roche, nel 1453 avvenne il trasferimento della Sindone ai Savoia, nell’ambito di una serie di atti giuridici intercorsi tra il duca Ludovico e Marguerite.

A partire dal 1471, Amedeo IX il Beato, figlio di Ludovico, incominciò ad abbellire e ingrandire la cappella del castello di Chambéry, capitale del Ducato, in previsione di una futura sistemazione della Sindone.

Dopo una iniziale collocazione nella chiesa dei francescani, la Sindone venne definitivamente riposta nella Sainte-Chapelle du Saint-Suaire. I Savoia richiesero e ottennero nel 1506 dal Papa Giulio II il riconoscimento di una festa liturgica propria, per la quale fu scelto il 4 maggio. II 4 dicembre 1532 un incendio devastò la Sainte-Chapelle e causò al Lenzuolo notevoli danni che furono riparati nel 1534 dalle Suore Clarisse della città.

Emanuele Filiberto trasferì definitivamente la Sindone a Torino nel 1578. La Sindone restò, da quel momento, definitivamente a Torino dove, nei secoli seguenti, fu oggetto di numerose ostensioni pubbliche e private.

Il Restauro del 2002 (dal sito della Diocesi di Torino)

Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile 1997, un furioso incendio si sviluppò nella Cappella della Sindone posta tra la Cattedrale torinese e Palazzo Reale. La Sindone non fu direttamente interessata dall’incendio poiché il 24 febbraio 1993, per consentire i lavori di restauro della Cappella, era stata provvisoriamente trasferita (unitamente alla teca che la custodiva) al centro del coro della Cattedrale, dietro all’altare maggiore, protetta da una struttura di cristallo antiproiettile e antisfondamento appositamente costruita.

Pur non essendo la Sindone e la sua teca interessate dal fuoco dell’incendio, nel corso di quella notte fu deciso di rompere la struttura di cristallo e di portare via la Sindone, onde evitare sia i rischi di un crollo anche solo parziale della cupola della cappella, sia i possibili danni provocati dall’acqua degli idranti usati dai vigili del fuoco.

Fra giugno e luglio del 2002, nella Sacrestia Nuova del Duomo di Torino è stato eseguito sulla Sindone un delicato lavoro di scucitura, rimozione dei residui organici, sostituzione del telo di supporto e ricucitura. In questo modo sono state rimosse le “toppe” applicate dalle Clarisse, rimossi i lembi di tessuto bruciato nell’incendio di Chambéry del 1532, staccato il telo d’Olanda su cui era stata fissata la Sindone nel 1534, e ristabilita su un nuovo “telo d’Olanda”. Inoltre è stata effettuata una scansione digitale completa del Telo, sia sul lato dell’immagine sia sul retro, ed è stata prodotta nuova documentazione fotografica.

Sulla storia della Sacra Sindone, italiaculturale.it suggerisce:

Le Ostensioni

La Sacra Sindone è stata esposta al pubblico svariate volte, nella sua millenaria storia. Le più importanti sono:

1357: prima esposizione della Sindone a Lirey

Manifesto dell'Ostensione del 1898 (da Wikipedia)

1578: la Santa Sindone venne portata a Torino per offrire all’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la possibilità di vederla.

1898: durante questa esposizione, tenutasi dal 25 maggio al 2 giugno, Secondo Pia ha fotografato il Lenzuolo mettendo in luce, attraverso l’immagine del negativo fotografico, particolari del Telo sindonico mai percepiti prima di allora.

1931: la Sindone viene esposta, in Duomo, in occasione delle nozze tra il principe Umberto II di Savoia e la principessa Maria Josè. Al termine dell’ostensione la Sindone è stata mostrata ai fedeli dalla gradinata del Duomo.

1969: dal 16 al 18 giugno la Sindone fu esposta a Palazzo Reale, nella cappella del Crocefisso, per consentire a una commissione di studio, nominata dal cardinale Michele Pellegrino, di effettuare una ricognizione sul Telo. In quell’occasione sono state scattate le prime foto a colori del Lenzuolo.

Ostensione del 2000 (dal sito della Diocesi di Torino)

1978: ostensione solenne in occasione del quarto centenario del trasferimento della Sindone da Chambery a Torino. Il Lenzuolo è rimasto esposto sopra l’altare maggiore del Duomo dal 26 agosto all’ 8 ottobre.

2000: l’ostensione organizzata nell’anno del Giubileo è stata la più lunga della storia recente, con il Telo esposto nella cattedrale del capoluogo piemontese per ben 72 giorni. Iniziata il 12 agosto, si è conclusa il 22 ottobre ed ha avuto le caratteristiche del pellegrinaggio giubilare.

Ostensione 2010


Quest’anno la Sacra Sindone sarà ancora una volta esposta a Torino. Dal 10 aprile al 23 maggio, solo dietro prenotazione, sarà possibile vedere il Sacro Lenzuolo.

Questo il programma nei giorni dell’Ostensione:

La Messa viene celebrata in Duomo, di fronte alla Sindone, ogni mattina alle 7.

Al termine si recita la preghiera di Lodi.

Il Santissimo Sacramento viene esposto nella penitenzieria, a Palazzo Chiablese (al termine del percorso dell’ostensione mappa, penitenzieria) per l’intera giornata. La cappella è riservata alla preghiera silenziosa e all’adorazione eucaristica.

Nella stessa penitenzieria sacerdoti saranno disponibili per ascoltare le confessioni dei fedeli e amministrare il sacramento della Riconciliazione.

Dal termine della Messa fino alle 20 il percorso è aperto per la visita alla Sindone. Si potrà anche accedere al Duomo entrando dalla porta centrale, ma da lì sarà possibile vedere la Sindone solo da lontano. Lo spazio della navata centrale è riservato alla preghiera e alla riflessione silenziosa.

Alla sera, secondo quando verrà indicato nel calendario, il Duomo potrà essere aperto per ospitare celebrazioni particolari o iniziative culturali a carattere religioso.

Un’agile guida attraverso i misteri della Sacra Sindone: Sindone destinazione Torino. Viaggio al centro del mistero, Editore Accademia Vis Vitalis, 2009.

Per tutte le informazioni, per prenotare on-line e conoscere costi e agevolazioni, visita il sito ufficiale: www.sindone.org

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