La coperta Guicciardini in mostra a Firenze
Dal 26 aprile al 4 luglio 2010 sarà esposta a Palazzo Davanzati a Firenze un’opera unica e stupefacente: la Coperta Guicciardini.
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La Coperta Guicciardini
La cosiddetta Coperta Guicciardini è una trapunta in lino color crema decorata con ricami che illustrano gli episodi iniziali del poema cavalleresco di Tristano, quelli precedenti al fatale incontro con Isotta, accompagnati da scritte in lingua siciliana e caratteri gotici.
La storia
Tessuta e ricamata nel XIV secolo, la coperta Guicciardini , così detta dalla famiglia di appartenenza, è stata rinvenuta nel 1890 nella villa di Usella in Val di Bisenzio, dove fu conservata in una teca come cimelio di famiglia. Acquistata nel 1927 dal Museo Nazionale del Bargello, è stata esposta al Museo della casa fiorentina antica di Palazzo Davanzati dal 1956, anno della sua apertura, fino al 1991.
Una simile trapunta ricamata, pure proveniente da casa Guicciardini, di dimensioni maggiori, fu acquistata nel 1904 dal Kensington Museum di Londra, l’attuale Victoria and Albert Museum.
Riguardo alla funzione dei due drappi, i più recenti studi, in alternativa all’ipotesi iniziale che si trattasse fin dall’origine di coltri da letto, avanzano l’ipotesi che essi formassero un unico paramento concepito come cortina da letto o come tappezzeria murale.
Il soggetto
Il racconto della storia di Tristano si svolge in otto scene, ma l’impianto prevedeva altri tre episodi poichè la trapunta è mutila su due lati.
Le testimonianze dell’esistenza di una diffusa tradizione scritta e orale della leggenda di Tristano – la cui prima affermazione è l’Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth (1136-1138 circa) – si trovano già a partire dalla seconda metà del XII secolo in Francia, Inghilterra e Germania.
Il Roman de Tristan in prosa, composto all’inizio del secolo XIII, tradotto in tutte le lingue europee, penetra anche nella raffinata corte siciliana di Federico II e in Italia, dove la traduzione più antica è il manoscritto 2543 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, denominato Tristano Riccardiano.
A queste traduzioni in volgare furono liberamente ispirate le scene ricamate delle “coperte”, i cui disegni rimandano probabilmente ad un’altra versione volgarizzata che doveva circolare in Sicilia.
La tecnica di lavorazione, i costumi dei personaggi e i caratteri delle didascalie consentono di riferire la coperta a manifattura siciliana della seconda metà del Trecento, su commissione della famiglia Guicciardini, il cui stemma figura sullo scudo di Tristano.
La tecnica
La trapunta – così come ci è pervenuta – ha una dimensione di cm 205×246 ed è composta da sei teli di lino bianco sovrapposti, ricamati e successivamente imbottiti per ottenere un effetto di rilievo delle figure e dei motivi decorativi.
Dopo aver fermato insieme i diversi teli con punti di filza, il disegno tracciato sulla stoffa è stato ricamato a punto indietro con filati di lino marrone scuro, e bianco (con integrazioni successive in nocciola e beige), quindi i particolari sono stati imbottiti o con ripetuti passaggi di fili di cotone (tecnica del boutis) o con l’inserimento di bambagia attraverso piccoli fori realizzati con un punteruolo (tecnica del trapunto).
Le figure risaltano sul fondo grazie al punto filza che crea un’effetto di vibrazione.
La mostra
La mostra – curata da Rosanna Caterina Proto Pisani, Marco Ciatti, Susanna Conti e Maria Grazia Vaccari – ha lo scopo di presentare il restauro della “coperta” Guicciardini del Museo Nazionale del Bargello, eseguito dal Settore del Restauro dei Tessili dell’Opificio delle Pietre Dure.
Lo studio della tecnica ha permesso la realizzazione di una replica della “coperta” Guicciardini, realizzata da Silvana Vannini su disegno di Marisa Sardini, che verrà donata al Museo di Palazzo Davanzati.
Verrà esposta in mostra anche la copia della “coperta” del Victoria and Albert Museum di Londra – progettata da Francine Nicolle, fondatrice dell’associazione Les Cordelles-Boutis en Vaunage ed eseguita dalle ricamatrici di Sallele d’Aude dirette da Marie Godard e dalle ricamatrici di Caen dirette da Agnes Pigeonneau.
La mostra intende inoltre sottolineare l’importante donazione al Museo di Palazzo Davanzati della replica della “coperta” Guicciardini che verrà esposta, dopo la mostra, nella Camera dei Pavoni, mentre l’originale verrà immagazzinato con le necessarie cautele nei depositi del Museo del Bargello.
Informazioni
Quando: dal 26 aprile al 4 luglio 2010 – ore 8.15 – 13.30
Dove: Museo di Palazzo Davanzati – Via di Porta Rossa, 13 – 50122 Firenze – Tel. 055/2388610 – email: museo.davanzati@polomuseale.firenze.it
Biglietto: 2 euro intero – 1 euro ridotto
Sito web: www.polomuseale.firenze.it
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